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FAQ

FAQ - Frequently asked questions

Tutti possono praticare lo Yoga, dagli 8 anni fino ai 150 anni di età, se lo desiderano. In questo modo la disciplina dello Yoga può concedere, come conseguenza naturale, tutte le realizzazioni auspicate e desiderate.

Lo yoga è una scienza millenaria creata dai grandi mistici dell’India (Maha-Rishi) per il benessere psicofisico. Ttutti coloro che la praticano ottengono grandi benefici e longevità. Servono altri motivi per praticarlo?

Per diventare ISTRUTTORE occorre frequentare uno dei corsi riconosciuti dalle federazioni di yoga nazionali e che hanno una durata di circa tre anni.
In tal modo si è abilitati all’insegnamento dell’hatha yoga (ovvero le pratiche fisiche dello yoga).
Per diventare MAESTRO YOGA, invece, secondo la tradizione occorre avere la conoscenza dello yoga da entrambi i punti di vista:
– quello pratico (che riguarda come gestire la quotidianità seguendo la ottupla disciplina dello yoga);
– quello sottile (che riguarda anche i punti di meditazione).
Tale conoscenza viene tramandata dal Maestro, o Guru.
Il praticantato dura un minimo di 12 anni. Dopo almeno il doppio del tempo (quindi 24 anni), con una pratica costante e devota, si potrebbe diventare uno yogiraj (o esperto nel campo dello yoga, fisico ed in parte anche meditativo). Dopo 30 anni di pratica si ha la possibilità di diventare uno yoga acharya (o maestro nel campo dello yoga in otto fasi).

La parola deriva da Prana = Energia Vitale e Yama = regolazione.
Il Pranayama è il quarto stadio (anga) dello Yoga ed è parte centrale ed essenziale della nostra pratica quotidiana in ogni lezione.
Attraverso il controllo del respiro si entra nell’aria di confine tra la parte fisica dello yoga e il controllo dell’attività mentale giacchè la nostra mente, sempre e comunque, segue il ritmo del nostro respiro e il nostro organismo, a sua volta, segue il ritmo di entrambe.
In ogni lezione, come risultato naturale della pratica, si ottiene un benessere e rilassamento psico-fisico completo che si può sperimentare già dalla prima lezione. Tra i benefici, ad esempio, abbiamo l’ottenimento di un ritmo regolare del respiro, della mente, del battito cardiaco e una regolazione di tutte le funzioni fisiologiche, oltre che una maggiore presenza mentale ed una migliore capacità di concentrazione.

Sahaja (spontaneo) Yoga (unione) è l’unione spontanea della nostra coscienza con l’Assoluto; corrisponde al quarto/quinto stadio della meditazione, quando oramai l’attrazione tra noi e l’assoluto è incontenibile.
Tale stadio meditativo può essere raggiunto seguendo gli insegnamenti di un maestro che, a sua volta, ha raggiunto quella unione e che può, quindi, tramandare i sottili insegnamenti di quel tipo di pratica.

Il Soham è la terza delle cinque vibrazioni sottili che si percepiscono nel corso della meditazione all’interno della cavità cranica (in un punto determinato indicato da un maestro che ha realizzato la conoscenza meditativa).

L’Hatha Yoga o yoga fisico (che regolarmente pratichiamo nelle nostre lezioni) è la terza parte (Anga) dell’ottuplo sistema dello yoga ed è sicuramente la via più semplice per accedere gradualmente ai più alti scopi dello yoga.
Attraverso la pratica delle asana (o posture dello yoga) si regolano le attività respiratoria, metabolica e ghiandolare che a loro volta regolano le altre funzioni fisiologiche. Queste posture danno elasticità e forza muscolo-articolare e fanno drenare le tossine del corpo, favoriscono la circolazione e l’assorbimento della linfa vitale e attivano anche il flusso dell’energia vitale (prana) nel nostro sistema energetico (costituito, secondo la fisiologia sottile dello yoga, da 72.000 correnti di energia nari o nadi). Tale flusso è attivato e regolato anche dalla pratica del controllo del respiro (pranayama).
Lo Yoga, nel suo scopo più puro, come descritto da Patanjali nei suoi Yoga Sutra, è “l’arresto delle onde (vriti) che agitano la mente” e che disturbano la visione luminosa dell’Energia Cosciente (citta).

Per iniziare a praticare hatha yoga non occorre essere vegetariani o abbracciare la filosofia alla base della displina dello yoga.
Questo è richiesto, invece, a chi intraprende la via dello Yoga con l’obiettivo di diventare uno yogi.
In tal senso l’alimentazione a base di carne, pesce e uova contrasterebbe con uno dei principi della filosofia yoga, ahimsa (non violenza), che richiede di non danneggiare se stessi o altri esseri viventi (mentalmente, verbalmente o con azioni).
Per maggiori informazioni si può approfondire lo studio dei dieci principi alla base della pratica dello yoga (yama-niyama).

La pratica meditativa dello yoga, sotto la guida di un Maestro che ha realizzato lo scopo ultimo dello yoga (l’unione con l’Assoluto) e che, dunque, conosce le difficoltà che la mente causa al raggiungimento di una percezione cosciente, conduce naturalmente, tappa dopo tappa, all’arresto della funzione mentale e quindi a una percezione diretta di noi stessi come energia eterna senza i filtri della mente.
Ovunque ci si trovi, il fenomeno non cambia.

Le 5 posture che racchiudono tutti i benefici dello Yoga sono altre:
– Sirsasana, la postura sulla testa;
– Sarvangasana, la candela;
– Matsyendrasana, la postura del Re dei pesci;
– Matsyasana, la postura del Pesce;
– Pascimottanasana, la pinza.
Sui libri di Yoga o su internet troverai la loro spiegazione e capirai i tanti notevoli benefici che apportano giustificandone la fama.

Certo. Ansia, stress e insonnia sono generati dalla sovrapposizione costante ed incontrollata di innumerevoli pensieri o stati mentali negativi. La pratica del controllo del respiro, parte fondamentale delle nostre lezioni, ripristina le naturali pause tra i nostri pensieri e dà fluidità alla mente, distogliendola dagli stati mentali negativi e riducendo notevolmente il consumo dell’energia mentale. Infatti la nostra mente segue naturalmente il ritmo del nostro respiro e, al rallentare di quest’ultimo, trova due benefici:
– una percezione più rilassata e serena della propria realtà;
– un accumulo di energia che la fa sentire capace non solo di vivere la vita quotidiana in armonia ma anche di accedere a stati potenzianti che ci fanno sentire in grado di migliorare la nostra esistenza.
La pratica quotidiana, in particolare quella serale del controllo del respiro, predispone la mente a una sosta più prolungata nello stato del sonno profondo; in questo stato essa arresta il suo moto, si riposa e si ricarica permettendo anche al nostro corpo di fare lo stesso.

Anche se l’hatha yoga (yoga fisico) prevede posture che allungano la muscolatura (stretching) si tratta di cosa ben diversa dagli esercizi di semplice stretching.
Lo yoga è una disciplina millenaria in grado di apportare tantissimi benefici a color che vi si dedicano; l’elasticità e la flessibilità sono solo una parte di essi.
Ti invito a leggere le risposte relative ai benefici dello yoga per avere un quadro più completo.

Certamente. La risposta ad entrambe le domande è affermativa.
Lo yoga fornisce strumenti adatti ed utili al fine di realizzare gli obiettivi che decidiamo di raggiungere, obiettivi che sono diversi per ognuno di noi.
Lo yoga può essere praticato, infatti, a diversi livelli: fisico, mentale e spirituale.
Dallo yoga fisico (hatha yoga) si può trarre forza, elasticità, regolazione dell’attività ghiandolare ed ormonale, del battito cardiaco, un buon accumulo di energia e l’allentamento delle tensioni.
A livello mentale si impara a controllare la mente ed il flusso dei singoli pensieri e delle pause tra i pensieri stessi, imparando a coltivare solo pensieri di indole positiva e costruttiva (che volendo si possono realizzare) senza incorrere nell’inutile iperattività mentale.
Ottenuto il completo controllo della mente e la sua immobilità l’energia cosciente che noi siamo, di conseguenza, si innalza. A questo punto, se la pulsione di tale coscienza è forte, si potrebbe, spontaneamente passare alla fase spirituale.

La pratica delle posture (asana) e il controllo del respiro fanno sì che il corpo, la mente e il sistema energetico siano irradiati di ossigeno e di energia vitale e si liberino dalle tossine. In tal modo si mantengono giovani e ci permettono di usufruire della nostra naturale e sana longevità che ci appartiene come diritto di nascita, così come avviene al tronco di un albero centenario ben irradiato dalla linfa che distribuisce la stessa a tutti i suoi rami.

La pratica regolare dello hatha yoga (o yoga fisico) apporta innumerevoli benefici fisici: aumenta la capacità di drenaggio delle tossine dell’organismo, aumenta la forza e la resistenza, riduce lo stress, tonifica i muscoli.
Alcuni tipi di yoga particolarmente vigorosi aiutano anche nel bruciare calorie.

La pratica quotidiana dello yoga ci porta a uno stato di armonia e unione con noi stessi, donando -senza dubbio- grande lucidità, presenza mentale e un senso di leggerezza che ci riporta, per alcuni aspetti e sensazioni, alle origini della nostra esistenza.

Se i tuoi muscoli non sono particolamente elastici e senti il tuo corpo poco flessibile, lo Yoga è proprio la disciplina che fa per te. L’obiettivo della disciplina, infatti, non è di dimostrare quanto snodato tu sia ma consiste nell’acquisire maggiore flessibilità muscolare, insieme agli altri benefici fisici. Lo yoga è una pratica personale, il cui esercizio si adatta perfettamente alle necessità del tuo corpo.

I benefici legati alla pratica dello Yoga si hanno fin da subito. Già dalla fine della prima lezione si percepisce una benefica sensazione di rilassamento, che è una costante della pratica, ed un benefico tepore sintomo del miglioramento della circolazione e dell’aumento di ossigeno. Già dopo la quarta/quinta lezione avvertiamo lo svanire delle tensioni che ci limitano nei nostri movimenti. La pratica costante vi garantisce innumerevoli benefici ed armonia nella vostra vita quotidiana. Più praticherete maggiore sarà il più piacere trarrete dalla pratica stessa e maggiori saranno i benefici che porterete nelle vostre vite.

La pratica meditativa e l’aspetto spirituale della disciplina dello yoga sono la settima e l’ottava parte della disciplina dello Yoga; le tappe precedenti forniscono gli insegnamenti per raggiungere, volendo, tale stato.
In ogni caso si può godere dei benefici che derivano dalla pratica delle fasi precedenti; si può poi decidere di proseguire il proprio personale precorso di crescita e sviluppo fino alle fasi successive.

Sicuramente le prime ore del mattino, al sorgere del sole. E’ questo, infatti, il momento di maggiore carica energetica. Può comunque essere praticato a tutte le ore della giornata, tranne che nelle due o tre ore immediatamente successive ai pasti.